Umbria Vini e Cantine

Vini La Quercia

Scritto da lesaucier
 

 

 
L’azienda agricola la quercia e’ condotta da quattro amici che sul finire degli anni ottanta divennero casualmente colleghi di lavoro Elisabetta Di Berardino, infatti, responsabile amministrativo,  inizio’ a lavorare presso un’azienda vinicola e di consulenza,  dove lavorava già’ da alcuni anni l’enologo Antonio Lamona ed il responsabile commerciale Luca Moretti e dove approdo’ dopo alcuni anni l’enotecnico Fabio Pedicone. 

 
Insieme lavorarono fino al duemila quando decisero di rilevare l’azienda agricola la quercia, con la quale avevano già’ collaborato in qualità di consulenti. 

 
 

L’azienda Agricola la quercia è una piccola azienda vitivinicola che si estende per circa 12 ettari circa di vigneto e circa tre ettari di oliveto con annesso uno stabilimento enologico di circa 400 mq con capacita’ produttiva di circa 4000 hl di vino.L’attività dell’azienda è improntata al rispetto per la natura in quanto si è convinti che ciò’ sia fondamentale per ottenere un buon prodotto e per rispettare la salute dell’uomo e della fauna.

 

Durante la lavorazione il prodotto viene trattato il meno possibile affinché nel bicchiere si possa trovare il riflesso della terra di origine e delle sue caratteristiche tipiche.Alla base della lavorazione c’è la qualità e la tipicità del prodotto che consente l’identificazione del vino e della terra d’origine.“La quercia” è un albero bellissimo solido longevo forte resistente ad ogni tempesta. 

 
L’azienda agricola la quercia con notevoli sacrifici si è inserita con successo in mercato pieno di competitors agguerriti .I primi riconoscimenti al Vinitaly, la presenza nelle guide piu’ importanti , le proprie etichette nei migliori ristoranti enoteche e negozi in Italia… poi arriva intorno al 2005 lo sbarco  negli Stati Uniti D’America , l’europa centrale e del Nord, il Giappone, la Cina ed un progetto molto ambizioso con una catena di ristoranti a Marchio La Quercia ed infine il nuovo arrivo … il Canada. 

 

Negli ultimi anni con la razionalizzazione dell’organizzazione e grazie alla continua ricerca sul prodotto è riuscita a raggiungere ottimi livelli nella soddisfazione dei bisogni dei consumatori e soprattutto pur conservando la sua caratteristica di azienda marketing oriented riesce a stimolare nuovi bisogni e a soddisfarli.La continua ricerca riguarda il prodotto, l’immagine, il confezionamento il packaging nell’ambito di un sistema di qualità totale. 

 
Le caratteristiche del prodotto e le notizie ad esso riferite sono indicate con la massima trasparenza per fornire al cliente tutte le informazioni necessarie per una scelta consapevole e partecipata.
 
In pochi anni il sogno e’ divenuto realta’, oggi i vini de “La Quercia” riscuotono sempre maggiori consensi sia nel mercato nazionale che internazionale. I soci, tutti con esperienza ultradecennale nelle rispettive mansioni, Fabio Pedicone “Enotecnico”, Elisabetta Di Berardino “Amministratrice”, Antonio Lamona “Enologo” e Luca Moretti “responsabile commerciale”, lavorano ogni giorno per raggiungere livelli qualitativi sempre piu’ elevati, alla ricerca continua di quelle minime sfumature che consentono di progredire in un percorso sempre piu’ affascinante e stimolante. La produzione limitata, consente di mantenere sempre l’elevato standard qualitativo che ha permesso di ottenere importanti riconoscimenti.

 

 

PRIMAMADRE MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC
Uvaggio: 100% Montepulciano 

Terreno: medio impasto tendente all’argilloso  – Altitudine s.l.m. : 250mt 

Sistema di allevamento: tendone abruzzese sul vigneto vecchio e filare sul vigneto giovane 

Analisi sensoriale: vino dal colore rosso con brillanti sfumature violacee, profumi di sottobosco intensi e persistenti, sapore sapido e corposo 

Tipo vinificazione: tradizionale a temperatura controllata. 

Vinificazione: rosso vinificato tradizionalmente, fermentato per i primi 10 giorni a contatto con le bucce ad una temperatura non superiore ai 28°C. Maturato il primo anno in serbatoi di acciaio inox e successivamente invecchiato per 6/8 mesi in botti di rovere di grandi capacità. Ulteriori 6 mesi di affinamento in bottiglia  lo rendono pronto per essere consumato. 

Abbinamenti gastronomici: Ottimo compagno di piatti a base di carne. Grande vino da arrosti. 

Riconoscimenti: 

Guida Gambero Rosso “Vini d’Italia”:  ed. 2009 due bicchieri finalista tre bicchieri 

Guida Veronelli:  ed. 2009-2010-2011 due stelle 

Guida AIS  “ duemilavini” 2011 : tre  grappoli 

Guida TCI “vini buoni d’Italia”: ed. 2010  – 2011 tre stelle 

Concorso Nazionale vini Pramaggiore: Diploma di medaglia d’oro 2010 

Curiosità: La quercia, Antica Madre, Primamadre. Fin dai tempi più remoti, la quercia fu considerata albero sacro ed oracolare. Il suo culto risale alla preistoria delle civiltà romane, greche e celtiche. Albero preferito dagli Dei e dagli uomini tanto che conservare un truciolo di questo legno si pensava preservasse dalle disgrazie. Questa antica credenza giunge, leggermente modificata, fino ad un recente nostro passato, quando in Abruzzo si coglievano foglie di quercia su cui era caduto un fulmine per affidarle alle povere reclute in partenza per la guerra. Si pensava che, grazie a questo talismano, i soldati non potessero essere colpiti dalle pallottole e questo in base alla convinzione che dove il fulmine è caduto una volta non cadrà più 

Cenni storici: Il vitigno Montepulciano è originario della Valle Peligna. Questa notizia confermata da uno scritto dello storico Michele Troia risalente al XVIII secolo, quindi, molto anteriore rispetto a quando si vantavano le origini toscane del vitigno. in questa zona ha subito delle selezioni e si è adattato facilmente alle variazioni ambientali in seguito al suo diffondersi nei territori vicini e in gran parte della regione Abruzzo. Il nome di questo vino non ha nessun collegamento con il vino Nobile di Montepulciano e l’omonimia risulta quindi puramente casuale. quest’ultimo, infatti, trae origine dalla città in cui viene prodotto, mentre quello abruzzese dal vitigno che ne caratterizza in maniera determinante l’uvaggio.

 

 
PRIMAMADRE TREBBIANO D’ABRUZZO DOC SUPERIORE
Uvaggio: 100% Trebbiano d’Abruzzo
Terreno: medio impasto tendente all’argilloso  – Altitudine s.l.m. : 250mt
Analisi sensoriale: vino Bianco dal colore giallo paglierino chiaro, dal profumo fruttato e dal sapore sapido leggermente acidulo.
Tipo vinificazione: tradizionale a temperatura controllata.
Vinificazione: a temperatura controllata con breve criomacerazione di uve della varietà trebbiano. L’affinamento in bottiglia per almeno 4 mesi, rendono il trebbiano Primamadre pronto per essere consumato. E’ consigliabile servirlo ad una temperatura di circa 6-8°C
Abbinamenti gastronomici: ottimo quale aperitivo e quale stupendo compagno di antipasti e piatti di pesce.
Riconoscimenti:
Guida Gambero Rosso “Vini d’Italia”:  ed. 2011 un bicchiere
Guida Veronelli:  ed. 2009-2010-2011 una stella
Curiosità: la quercia, Antica Madre, Primamadre Fin dai tempi più remoti, la quercia fu considerata albero sacro ed oracolare. Il suo culto risale alla preistoria delle civiltà romane, greche e celtiche. Albero preferito dagli Dei e dagli uomini tanto che conservare un truciolo di questo legno si pensava preservasse dalle disgrazie. Questa antica credenza giunge, leggermente modificata, fino ad un recente nostro passato, quando in Abruzzo si coglievano foglie di quercia su cui era caduto un fulmine per affidarle alle povere reclute in partenza per la guerra. Si pensava che, grazie a questo talismano, i soldati non potessero essere colpiti dalle pallottole e questo in base alla convinzione che dove il fulmine è caduto una volta non cadrà più
Cenni storici: dell’esistenza del vitigno Trebbiano in Abruzzo vi è testimonianza sin dal XVI secolo quando Andrea Bacci, nella sua opera “De naturali vinorum historia …” , segnala la presenza nel Fucino e nell’area Peligna di un vino ottenuto da uve Trebulanum. ,  è un vitigno a germogliamento medio-tardivo così come la maturazione che indicativamente va dal 10 settembre ai primi di ottobre

 

 

PRIMAMADRE MONTEPULCIANO D’ABRUZZO COLLINE TERAMANE DOCG
Uvaggio: 100% Montepulciano
Terreno: medio impasto tendente all’argilloso  – Altitudine s.l.m. : 250mt
Sistema di allevamento: tendone abruzzese
Analisi sensoriale: Vino dal colore rosso intenso con riflessi violacei, bouquet ricco di liquirizia e piccoli frutti neri, sapore intenso sapido e corposo
Tipo vinificazione: tradizionale a temperatura controllata.
Vinificazione: l’uva raccolta manualmente viene pigiata entro le due ore successive. La pigiatura avviene con diraspa-pigiatrice, quindi il grappolo viene prima diraspato e poi pigiato. Il pigiato viene immesso in fermentino in cemento vetrificato e raffreddato con piastre di scambio termico. Questa tipologia di contenitore, avendo le pareti di grande spessore impedisce sbalzi repentini di temperatura. A fine fermentazione tumultuosa viene messo in serbatoi di acciaio dove prosegue la fermentazione lenta a fine della fermentazione viene sfecciato e lo si lascia riposare per circa sei mesi dopo di che viene travasato nuovamente ed immesso in botti di legno di rovere di slavonia dove avviene una normale maturazione ed una naturale micro–ossigenazione. Quindi messo in bottiglia ad affinare per minimo sei mesi.
Abbinamenti gastronomici: Ottimo compagno di piatti forti quali arrosti, grigliate cacciagione e formaggi a pasta stagionata.
Riconoscimenti:
Guida Gambero Rosso “Vini d’Italia”:   2009 due bicchieri  finalista tre bicchieri 
Guida Veronelli:  ed. 2009-2010-2011 una stella
Guida TCI “vini buoni d’Italia”: ed. 2010  quattro stelle
Diploma di Gran menzione Vinitaly 2008
Concorso Nazionale vini Pramaggiore: Diploma di medaglia d’oro 2008
Curiosità: La quercia, Antica Madre, Primamadre. Fin dai tempi più remoti, la quercia fu considerata albero sacro ed oracolare. Il suo culto risale alla preistoria delle civiltà romane, greche e celtiche. Albero preferito dagli Dei e dagli uomini tanto che conservare un truciolo di questo legno si pensava preservasse dalle disgrazie. Questa antica credenza giunge, leggermente modificata, fino ad un recente nostro passato, quando in Abruzzo si coglievano foglie di quercia su cui era caduto un fulmine per affidarle alle povere reclute in partenza per la guerra. Si pensava che, grazie a questo talismano, i soldati non potessero essere colpiti dalle pallottole e questo in base alla convinzione che dove il fulmine è caduto una volta non cadrà più.



 

PRIMAMADRE CERASUOLO D’ABRUZZO DOC SUPERIORE
Uvaggio: 100% Montepulciano
Terreno: medio impasto tendente all’argilloso  – Altitudine s.l.m. : 250mt
Sistema di allevamento: tendone abruzzese sul vigneto vecchio e filare sul vigneto giovane
Analisi sensoriale: vino dal colore rosa ciliegia dal profumo fresco fruttato di piccoli frutti rossi e fragola e dal sapore gradevolmente sapido e leggermente vellutato.
Tipo di vinificazione: tradizionale a temperatura controllata.
Vinificazione: ottenuto dalla vinificazione in bianco delle uve Montepulciano, ovvero tenuto per poche ore a contatto con le bucce e successivamente fermentato a temperatura controllata. Un breve affinamento in bottiglia  lo rendono pronto per essere consumato.
Abbinamenti gastronomici: accompagna egregiamente con antipasti di carne, zuppe di pesce, zuppe di legumi, pizza e minestre di ogni tipo.
Riconoscimenti:
Guida Gambero Rosso “Vini d’Italia”:   2009 – 2010 due bicchieri
Guida Veronelli ,:  ed. 2009-2010-2011 una stella
Guida slow food “slow wine”:  segnalato
Guida AIS  “ duemilavini” 2011 : due  grappoli
Guida TCI “vini buoni d’Italia”: ed. 2010-2011  tre stelle
Diploma di Gran menzione Vinitaly 2011
Curiosità: La quercia, Antica Madre, Primamadre. Fin dai tempi più remoti, la quercia fu considerata albero sacro ed oracolare. Il suo culto risale alla preistoria delle civiltà romane, greche e celtiche. Albero preferito dagli Dei e dagli uomini tanto che conservare un truciolo di questo legno si pensava preservasse dalle disgrazie. 
Questa antica credenza giunge, leggermente modificata, fino ad un recente nostro passato, quando in Abruzzo si coglievano foglie di quercia su cui era caduto un fulmine per affidarle alle povere reclute in partenza per la guerra. 
Si pensava che, grazie a questo talismano, i soldati non potessero essere colpiti dalle pallottole e questo in base alla convinzione che dove il fulmine è caduto una volta non cadrà più




LA QUERCIA
C.da Colle Croce
64020 – Morro D’Oro (TE)
Tel e Fax +39.085.8959110
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